SERVIZIO DI MEDIAZIONE LINGUISTICO-CULTURALE
Il servizio si rivolge a minori stranieri e prevede interventi di mediazione linguistica e culturale in ambito scolastico, educativo e socio sanitario.
REFERENTE DEL SERVIZIO:
dott.ssa Anna Pezzi
Piazza San Rocco, 2 – 48018 Faenza (RA)
Tel. 0546/699505 – Centralino 0546/699511
E mail: a.pezzi@aspromagnafaentina.it
RESPONSABILE DEL PROGETTO: Servizi Sociali Associati
GESTIONE AMMINISTRATIVA: ASP della Romagna Faentina
A CHI SI RIVOLGE IL SERVIZIO |
Destinatari del servizio sono i minori stranieri, in riferimento alla Legge Quadro n. 328 del 08/11/2000 e Legge Regionale n. 2 del 12/03/2003.
Il servizio all’utente è gratuito.
FINALITÀ |
Il servizio comprende interventi di mediazione linguistica e culturale in ambito scolastico, educativo e socio sanitario al fine di supportare le famiglie e i minori in relazione alle condizioni socio-culturali dell’utenza.
DESCRIZIONE |
In ambito scolastico e dei servizi educativi potranno essere, tra l’altro, effettuati :
- interventi di accoglienza ed accompagnamento delle famiglie e dei minori nei primi incontri con la Scuola ed i Servizi e di orientamento nel sistema scolastico e formativo locale ;
- interventi di mediazione culturale e linguistica per i minori iscritti a scuola;
- traduzione in lingua madre di questionari scolastici, di comunicazioni ed avvisi di routine;
- traduzione dalla lingua d’origine di documenti ;
- incontri di reciproca formazione tra insegnanti e mediatori culturali;
- attività estive di socializzazione e di approccio al sistema scolastico.
In ambito sociale e sanitario potranno essere, tra l’altro, effettuati:
- relazione con i Servizi sociali;
- interventi di informazione ed accompagnamento ai Servizi (Consultori familiari, Pediatria di Comunità, Ospedale);
- incontri con gli operatori dei Servizi Socio-sanitari per il confronto e la conoscenza di codici culturali e comportamenti differenti.
OPERATORI ADDETTI AL SERVIZIO |
Il servizio viene garantito da operatori con specifica formazione appartenenti alle etnie maggiormente rappresentate nel territorio distrettuale, svolto con continuità, ma anche con la necessaria flessibilità in riferimento ai bisogni ed alle condizioni socio-culturali dell’utenza.